La Montagna: l’elemento vivo del turismo eco-sostenibile – sensazioni

“Ho sempre sognato una montagna che fosse capace di unire e di abbracciare in un’unica idea un cuore solo, composto da tante anime. Anime che nelle bellezze della natura ne condividano e ne rispettino essenzialmente la purezza e la semplicità, anime che dal collettivo potessero con le proprie individualità dar vita ad un’unica voce. Credo che alla base ci siano alcune cose che manchino o che presi dalla distrazione non riusciamo a notare. La spontaneità di un tramonto, il “calore” del primo freddo, il sibilo del vento che da consiglio, un raggio di sole che squarcia le tenebre, il buio stesso che non è segno di smarrimento, ma è solo meditazione guidata dalle stelle e dalla luna.
Abbiamo bisogno di altro? Abbiamo bisogno, noi uomini di montagna, amanti dei boschi, di riconoscerci in altro che in questo? Riusciremo a capire la fantastica esperienza che seppur breve siamo chiamati a testimoniare e a preservare?
Pur non sapendo una risposta, continuo a cercarla in una leggera e costante malinconia; malinconia che si accentua e nello stesso tempo scompare allo sguardo di un rosso orizzonte incorniciato in un contorno di alberi.”